venerdì 21 dicembre 2012

Anche i Maya sbagliano. Siamo tutti vivi!

E' arrivato e sta passando il tanto atteso "13 Baktun", l'ultimo giorno del calendario Maya che si celebra ogni 5.125 anni. Dopo l'esordio in Australia il grande giorno è arrivato in America, nei paesi del pianeta Maya, ed è stato accolto con riti religiosi, celebrazioni e concerti. Nessuna calamità naturale, attacco alieno, asteroide o malattia endemica capace di sterminare la specie umana si registra al momento in alcuna parte del mondo. La profezia Maya, per ora, resta lì, sospesa, con le sembianze sempre più nette della grande burla. L'Agenzia spaziale americana, la Nasa, anche nelle ultime ore è stata contattata da migliaia di persone che hanno chiesto lumi sul comportamento da tenere in caso di apocalisse. La Nasa ha provato a rassicurare tutti: "Il nostro pianeta è in buona salute, dopo oltre quattro miliardi di anni, e ricerche scientifiche credibili assicurano che non c'è alcuna minaccia associata al 2012".
L'unico che invece è stato colpito dai Maya sembra Mario Monti. Un anno fa "questo governo era al varo, oggi invece dovremo terminare il nostro ruolo, ma non per colpa della profezia dei Maya". E' la battuta, a quanto riferito da alcuni dei partecipanti, pronunciata da Mario Monti nel corso del breve indirizzo di saluto alla Messa di Natale per i dipendenti di Palazzo Chigi, nella Sala Verde. Sempre proseguendo sul filo dell'ironia sulla data che vede accomunate la 'profezia' sulla fine del mondo e le sorti dell'esecutivo, Monti avrebbe aggiunto un "comunque, aspettiamo le 24...".