mercoledì 19 ottobre 2011

Black bloc di buona famiglia

Ho atteso oltre 24 ore prima di commentare l’arresto del “Pelliccia”. Un black bloc che gioca a tennis e cerca ragazze on line. Con qualche piccolo precedente per droga.


Per tutti è diventato una delle figure simbolo degli scontri. Per gli amici, non sembra un militante estremista a giudicare dalla sua pagina Facebook. Ma quell'estintore lanciato contro la polizia alla manifestazione degli Indignati, sabato scorso, voleva "usarlo per spegnere le fiamme". Si è difeso con questa affermazione quando sono andati ad arrestarlo. Poi ha dovuto ammettere tutto.
Era stato immortalato da numerosi fotografi mentre impugnando un estintore, durante gli scontri a piazza San Giovanni del 15 ottobre scorso, prima lo ha vuotato agitando l'erogatore in aria, poi lo ha lanciato con simpatia verso le forze dell'ordine. E' stato proprio grazie a quelle immagini che la polizia è riuscita a identificare lo studente di 24 anni fermato dalla Digos a Roma e soprannominato "Er pelliccia". E’ stato anche riconosciuto da un Funzionario della Questura che si trovava nelle vicinanze del giovane, lungo la 'traiettoria di tiro' dell'estintore.
La famiglia è benvoluta e impegnata nella comunità in cui vive, a Viterbo. Il padre è un impiegato di banca, il fratello un meteorologo, che è stato candidato alle comunali del 2006 per una lista civica collegata a Sinistra e Libertà.
Per il black bloc è scattato il fermo per resistenza pluriaggravata. Sì, solo un fermo per resistenza e non l’accusa di tentato omicidio, come ci si sarebbe aspettato dopo aver visto la foto. Forse sarà per questo “vulnus del Diritto” che Carlo Giuliani è diventato un eroe, per qualcuno, e non un criminale.