lunedì 31 maggio 2010

"Finché c'è guerra, c'è speranza"

La guerra in Afghanistan, o meglio la missione di pace, continua per ragioni economiche. E intanto i militari italiani continuano a perdere la vita.

Il presidente Horst Köhler lo ha detto candidamente e per questo motivo si è dovuto dimettere. Il presidente tedesco, infatti, ha motivato la scelta di lasciare il suo incarico per le polemiche legate alle sue recenti controverse dichiarazioni sull'impegno militare della Germania in Afghanistan. Koehler aveva giustificato la missione con la necessità di proteggere gli interessi commerciali del Paese all'estero.
Il realismo dell'ex presidente tedesco sulla missione in Afghanistan è ancora troppo moderno in questo Mondo occidentale dove non si dimette chi utilizza i militari per uno scopo strategico e non dichiarato, ma chi rivela agli altri l'ordito piano. "Il realismo del re" è più 'pacifico' dei nostri scopi militari.