lunedì 1 marzo 2010

Quel pasticciaccio brutto...

A forza di badare solo alle leggi per difendere la politica dalla "magistratura talebana" ci si dimentica delle cose concrete: fare la spesa, dormire, mangiare, ridere, presentare le liste per le elezioni regionali...



E così il Pdl a Roma non avrà il proprio simbolo e i propri candidati a rappresentare il primo partito d'Italia nel Consiglio Regionale. Uomini politici come Luigi Celori, Donato Robilotta, Tommaso Luzzi, Francesco Lollobrigida, ecc. sono stati privati "dall'alto" della possibilità di essere rieletti e rappresentare i cittadini del Centrodestra di Roma, a prescindere dal risultato della candidata presidente Renata Polverini.
Intanto l'altra candidata Emma Bonino che, fino a poche ore prima della decisione di non ammissione della lista del Pdl faceva lo sciopero della fame per difendere la democrazia dalle norme sulla presentazione delle liste, ora esulta per l'esclusione del Pdl romano. E, naturalmente, ha smesso di non mangiare.