Uno dei candidati a sindaco di Roma del Pd ha riempito la Capitale di manifesti abusivi con la scritta: "Vince Roma!" In realtà ha vinto MARINO. Non la città dei Castelli Romani, ma Ignazio Marino che evidentemente si è tolto molti "SASSOLIni dalle scarpe.
Ma i manifesti restano su tutti i muri della città in barba a tanti buoni propositi del Centrosinistra e, soprattutto, alle denunce sollevate dal Pd nel recente passato contro il Pdl. Solo i manifesti degli altri sono veramente abusivi, infatti.
Ma la 'prevalenza morale' di una certa sinistra radical chic non conosce confini. Un altro caso ieri ha scosso le coscienze dei benpensanti, ma oggi è già dimenticato. Solo le comparse assoldate da Silvio Berlusconi per i comizi sono da stigmatizzare e portano i titoloni sulla stampa.
Se un gruppo di Rom, infatti, viene visto in fila a votare per le primarie del Pd è tutto nella norma e nessuno può sollevare dubbi. Altrimenti viene tacciato di razzismo. Ovvio.
Capita così che una componente della direzione del Pd Lazio, Cristiana Alicata, denunci su Facebook le ''solite incredibili file di Rom che quando ci sono le primarie si scoprono appassionatissimi di politica''. Si tratta di ''voti comprati'' afferma con certezza. E ancora che a Tor Bella Monaca, la polizia intervenga dopo una violenta lite tra esponenti del Pd, nata perchè alcuni testimoni sostenevano di aver visto fuori dal seggio immigrati 'ricevere dei soldi'. Ma questo non conta. Domani è un altro giorno.