Nel 2001 il giovane Michele Baldi, amico d'infanzia di Maurizio Gasparri, è stato rieletto nelle liste di Alleanza nazionale, per la seconda volta consecutiva, consigliere comunale di Roma. Sosteneva fortemente Antonio Tajani, esponente di Forza Italia, a candidato sindaco della Capitale.
Dopo qualche anno ha deciso di lasciare quel partito ormai morente e mettersi in proprio con una sua forza politica, forte del sedicente sostegno della 'tifoseria' romanista giallorossa.
Michele Baldi oggi si candida con la lista civica in sostegno a Nicola Zingaretti, candidato alla Presidenza della Regione Lazio per la coalizione di centro-Sinistra, dove la Sinistra ha la "S" maiuscola.
Domenico Scilipoti è più noto del misero Baldi. Non tanto in qualità di medico siciliano, quanto per essere stato eletto alla Camera dei Deputati nella lista dell'Italia dei Valori e aver poi "salvato" il nemico Governo Berlusconi dal baratro nel 2010, dopo il tradimento di Gianfranco Fini.
Alle Elezioni politiche italiane del 2013 l'On. Scilipoti è candidato al Senato della Repubblica in sesta posizione nella lista PDL, nella regione Calabria.
Non conosco la storia e le idee di Scilipoti, che rispetto ma non condivido, ma conosco meglio quelle di Michele Baldi, con il quale ho dovuto condividere parte del cammino comune. La sua rielezione del 2001, purtroppo, mi è costata - e ancora oggi mi costa - molto cara.
Per entrambi provo un forte senso di vergogna. Per la politica italiana trovo, invece, un profondo senso di pena. Ho però una flebile speranza: che in Calabria il PDL non elegga alcun candidato e che nel Lazio Baldi ottenga un solo voto: il suo stesso voto.