
Il caso dei marò italiani prigionieri in India è speculare alla vicenda dell'assassinio di Nicola Calipari, l'agente del Sismi rimasto vittima del fuoco ‘amico’ durante il salvataggio della giornalista del 'Manifesto' Giuliana Sgrena, per mano di un soldato americano a Baghdad, nel 2005. Il Governo italiano di allora - il Premier era Silvio Berlusconi - ha accettato la giurisdizione americana quando invece avevamo il diritto di pretendere un tribunale italiano per giudicare il militare statunitense.
Oggi 2 soldati italiani, imbarcati come nucleo di protezione militare sui mercantili italiani in navigazione in zone a rischio, sono accusati di aver ucciso due pescatori indiani in acque internazionali a bordo di una petroliera italiana. I due fucilieri del Battaglione San Marco avrebbero sparato per errore, scambiando i pescatori per pirati. Anche in questo caso avremmo il diritto di giudicare le responsabilità dei nostri patrioti in un tribunale militare italiano, considerato il contesto in cui i fatti sono avvenuti, ovvero a 22,5 miglia nautiche dalla riva.
Il ministero degli Esteri italiano, Giulio Terzi, sta lavorando per coinvolgere sul piano internazionale "paesi alleati, paesi amici e altri interlocutori" affermando anche che le relazioni tra Italia e India sono eccellenti e potranno svilupparsi ulteriormente con un aumento della presenza delle imprese italiane nella regione. Lo stesso Presidente del Consiglio Mario Monti ha sollevato la questione durante vertice di Bruxelles. Ma a distanza di 20 giorni, i due militari rimangono in carcere a Nuova Delhi.
La questione dell'immunità della giurisdizione di un rappresentante di un organo della Stato, quale è un militare in divisa, è un precedente pericoloso per il diritto internazionale. Ma la debolezza dimostrata nel 2005 con gli Stati Uniti dal Governo è confermata dall’attualità. Cambiano i Governi, ma non cambia il nostro peso. Né con i Paesi occidentali e nemmeno con i Paesi emergenti. Se fossimo in un film 'spaghetti western' di Sergio Leone, le prenderemmo sia dai cowboy che dagli indiani.