venerdì 23 marzo 2012

Fornero il replicante, Napolitano il cacciatore di androidi

Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi. Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione. E ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhauser. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia. È tempo di morire
"Il problema più drammatico è quello delle aziende che chiudono e dei lavoratori che rischiano di perdere il posto di lavoro, non per l'articolo 18, ma per il crollo delle attività produttive". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Il presidente della Repubblica ha insistito molto sulla crisi economica ancora in atto e sul fatto che questa colpisce le aziende e taglia posti di lavoro: "quello delle crisi aziendali è il problema più drammatico, le aziende chiudono e i lavoratori rischiano di perdere il posto", ha spiegato. Ecco perchè, secondo Giorgio Napolitano, "bisogna puntare soprattutto a nuovi investimenti, sviluppi e nuove iniziative in cui possano trovare sbocco soprattutto i giovani". Il Presidente che in passato ha militato nel Partito Comunista sembra oggi, leggendo le sue recenti affermazioni, un uomo di destra; un liberale. Una trasformazione che evidentemente deve essere costata molto allo stesso Presidente. La difesa della riforma del lavoro, una riforma particolarmente dura da accettare per un uomo di sinistra, deve fondare le proprie basi su qualcosa di più profondo che una trasformazione senile. Il Presidente che ha di fatto compiuto un colpo di Stato bianco, sostituendo Silvio Berlusconi con un Governo Tecnico non eletto, oggi difende una manovra antisociale e particolarmente difficile da digerire, sotto la minaccia dei mercati finanziari internazionali che usano lo spread e le agenzie di rating come armi puntate alla tempia dell'Italia. Napolitano deve essere a conoscenza di scenari 'apocalittici', prospettati dalle lobby economiche e tradotti dal tedesco all'orecchio del Presidente, che bastano a tenere in ostaggio lui e il suo governo Tecnico. Napolitano ha preferito concedere a Berlusconi un salvacondotto e farsi paladino dei banchieri, piuttosto che aprire le porte all'invasore finanziario internazionale, che non ha nome e non ha volto. Per arrivare a dire che il problema è il crollo delle imprese e non la difesa dei lavoratori il Presidente Napolitano deve sapere cose che neanche Philip K. Dick avrebbe saputo inserire nel suo romanzo 'Il Cacciatore di androidi' e il ministro Elsa Fornero, in questo contesto, sembra essere il perfetto replicante del film di Ridley Scott Blade runner.