
Quello che ritengo incomprensibile è il perdono posteriore alla vendetta. Facile perdonare Gheddafi, dopo averlo giustiziato ma, soprattutto, per un presidente di uno Stato estero decretare la fine della guerra, dopo aver conseguito l'unico risultato che veramente interessava e non certamente le sorti del popolo libico.
Una fine che, nella sua arroganza, il Colonnello Gheddafi aveva però messo nel conto. O almeno così pare a rileggere quelle parole scritte dal tiranno stesso: "Hanno sostenuto Annibale, Pericle, Savonarola, Danton, Robespierre, Mussolini, Nixon e quanta crudeltà hanno poi dimostrato nel momento dell'ira".
Il Premier italiano Berlusconi, che indicava il Rais come un modello al mondo intero, ora si limita ad affermare "Sic transit gloria mundi".