giovedì 24 settembre 2009

La Rai ostaggio di 'AnnoZero'

Sottotitolo: il rosso e il nero.


Il rosso è Michele Santoro, in verità ormai più biondo che 'rosso'. Il nero è Marco Travaglio, discepolo di Indro Montanelli.
Il programma di Michele Santoro "Annozero" andrà regolarmente in onda ed è in corso "un approfondimento tecnico su alcune questioni giuridiche" sul contratto del giornalista Marco Travaglio. La Rai e il direttore Massimo Liofredi (detto amichevolmente Cristal) sono costretti a mandare in onda Santoro, che ha vinto in Tribunale la sua battaglia legale, senza alcuna convinzione. "Ne farei volentieri a meno" ha detto lo stesso Liofredi. Soprattutto dopo essere stato insultato pubblicamente durante la conferenza stampa di presentazione del programma. Il 'povero' Santoro lamentava che i contratti ai suoi collaboratori erano stati ratificati solo pochi giorni prima, ma chiunque abbia a che fare con la Rai sa benissimo che spesso i contratti vengono stipulati addirittura dopo la partenza di un programma. La Rai è, e rimane, un "carrozzone"...
"Senza Travaglio non c'è Annozero", aveva detto Michele Santoro, lanciando il proprio ultimatum ai vertici Rai.
Pur senza contratto il giornalista ci sarà. Il suo editoriale ruoterà attorno alla figura di Giampaolo Tarantini. Il titolo scelto da Santoro per il debutto è invece "Farabutti", l'epiteto usato da Silvio Berlusconi nei riguardi di giornali, televisioni e opposizione.