venerdì 6 febbraio 2009

Berlusconi ha deciso: Eluana non deve morire

Il Presidente del Consiglio ha detto: Io non voglio la responsabilità della fine di Eluana. Per questo motivo ha varato il decreto legge per interrompere la procedura di riduzione dell'alimentazione e dell'idratazione di Eluana Englaro, ricoverata nella clinica "La Quiete" di Udine.
Alea iacta est?


Il Presidente della Repubblica potrebbe bocciare il provvediemnto del Governo e assumersi personalmente ogni 'merito' istituzionale. Il Capo dello Stato, infatti, aveva inviato una lettera al Governo spiegando i propri dubbi. Più tardi, però, il via libera dal Consiglio dei ministri è arrivato ugualmente. Una decisione adottata all'unanimità dopo una lunga discussione tra i ministri.
Il provvedimento vieta la sospensione dell'alimentazione e dell'idratazione fino all'arrivo di una legge sul testamento biologico. Il decreto legge, per entrare in vigore, deve essere controfirmato dal Capo dello Stato e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Il Parlamento dovrà poi convertirlo entro 60 giorni.
Intanto per Eluana è cominciato il processo che la porterà ad essere disidratata e non alimentata entro poche ore.
Il tempo passa e così anche l'Italia come l'America degli Obama e dei Bush assapora l'amaro calice della corsa per fermare la pena di morte.