venerdì 16 novembre 2007

Approvata la Finanziaria senza la fiducia (degli italiani)

La Finanziaria è salva. Romano Prodi numquam.



La Finanziaria è stata approvata a Palazzo Madama con 161 voti a favore e 157 contrari. Si è così concluso l’iter della manovra al Senato che passa adesso all’esame della Camera per la seconda lettura.
La lunga marcia di questa manovra ha prodotto alcuni risultati molto pubblicizzati da tutti i mass media: il taglio dei Ministri, il tetto allo stipendio dei manager pubblici, la class action (approvata per sbaglio). Tutti palliativi!
Il taglio dei ministri, che chiaramente non può che essere rimandato al prossimo Governo, avrebbe dovuto già essere una norma applicata ma disattesa da questo Esecutivo. Una bufala, quindi.
Il tetto ai manager che non sarà immediatamente applicato, ma varrà per i prossimi contratti, non si applica a tutti indistintamente. Le retribuzioni dei dirigenti non potranno superare quella del primo presidente della Corte di Cassazione (274 mila euro). Vengono fatti salvi i contratti in essere di natura privatistica in corso alla data del 28 settembre 2007: il tetto non si applicherà fino alla fine del contratto. Restano escluse le Authority, gli Organi Costituzionali, i contratti d’opera (si salvano in pratica gli artisti Rai), le società quotate e le attività di natura professionale. E’, inoltre, prevista una deroga per 25 posizioni di più elevato livello di responsabilità. In pratica, il tetto non varrà per alcun manager pubblico nazionale, ma solo per qualche 'sfigato' manager locale.
La class action, invece, era attesa già nella precedente legislatura perché il disegno di legge fu approvato dalla Camera dei deputati il 21 luglio 2004. A quell'approvazione non seguì però quella del Senato.

Ora tutte le attenzioni sono rivolte al Presidente del Consiglio, Romano Prodi. Si recherà al Quirinale per rassegnare autonomamanete le dimissioni? Rimarrà attaccato alla poltrona fino al prossimo scivolone in Senato (ora non potrà più contare su Cossiga e i diniani)? Franco Marini sta già 'scaldando i motori'...