giovedì 8 ottobre 2009

Se tutto è di sinistra, tranne la sinistra

Il Lodo Alfano è stato bocciato e per il Premier Silvio Berlusconi si aprono le porte dei processi. Ma la sinistra non è in grado di affrontare le elezioni.

Berlusconi grida al complotto di sinistra, ma la costituzione non si può dire che sia di sinistra e l'articolo 3 parla chiaro. Chi non parla chiaro, invece, è il quotidiano La Repubblica che ormai è diventato l'unico vero oppositore di sinistra del Cavaliere. Così come l'unico vero difensore di destra dello stesso Cavaliere è Il Giornale di famiglia. Esagerati! In mezzo c'è il carnevalesco Antonio Di Pietro, quello con la coppola. Il leader dell'Idv è l'unico "can che abbaia" se escludiamo il vecchio e decrepito senatur Umberto Bossi: chi abbaia sempre alla fine non viene più preso sul serio.
Insomma, Napolitano è di sinistra e i magistrati sono di sinistra. Tutti sono di sinistra tranne la sinistra italiana che si limita ad osservare come l'autolesionismo di Berlusconi possa condurlo verso l'autodistruzione. La sinistra, quella che detiene ormai solo i diritti d'autore sul nome, non ha capito che Berlusconi continua ad essere gradito all'elettorato se appare 'mariuolo e fimminaro'. Tutti vorrebbero essere come lui. Pure la sinistra.
Il Pd, impegnato a scegliere il suo second best tra Bersani e Franceschini, non è pronto per affrontare le urne. E non sono pronti neanche Fini, Casini, Rutelli e Montezemolo che stanno ancora decidendo chi tra loro deve fare il Premier e chi il Presidente della Repubblica.
Lunga vita a Berlusconi o, come scrive Massimo Gramellini su La Stampa dopo aver riconosciuto ironicamente che "in Italia l'unica disgrazia che non sia di sinistra è la sinistra"... "Viva l'Italia, viva Berlusconi".